martedì 3 ottobre 2017

LURIDA BESTIA di Antonio Ognibene



Una macchia di sudore incollava la camicia su quel concentrato di grasso che era la sua schiena.
– Ah-ha, eccolo là. – esclamò il cacciatore disteso sopra una duna – È enorme. Non ho mica attraversato la galassia per niente.
Balsa Burner prese dalla tasca lo smartphone e digitò: «Prepara la griglia, amore», seguito da un emoticon a forma di maialino arrosto.
La risposta della moglie arrivò quasi subito: «Magnifico. Non ti affaticare troppo però, mi raccomando» con un cuoricino alla fine del testo.
Si asciugò il sudore dalla fronte e avvicinò l'occhio al mirino telescopico.
Sbatté la palpebra un paio di volte, per liberare la pupilla da quella fastidiosa patina.
Cacciare i sorgool non è uno scherzo. Ma quando ti trovi sul piatto una braciola cotta alla brace, o anche al forno, scopri che ne è valsa davvero la pena.
Burner avvertì un lieve bruciore al petto, e la bocca gli sembrava piena di ovatta, come se avesse fame d'aria.
"Prenderò dopo quella maledetta pastiglia" pensò.
– Bravo... così... un po' più avanti... – disse tra sé, mirando alla testa dell'animale.
Tossì un paio di volte.
– Mi hai trascinato in questo inferno, lurida bestia – ridacchiò – e io ti brucio il cervelletto.
Strinse l'arma nella mano, posò l'indice sul grilletto e...
 ***
Il corpo dell'uomo era rotolato ai piedi della duna, e ora giaceva supino sulla sabbia rovente di Ragoo.
Una schiuma rosea gli riempiva la bocca, e colava giù sotto il doppio mento. Le dita grassocce della mano, erano ancora strette al centro del petto.
I raggi orizzontali del Sole, ormai prossimo al tramonto, proiettavano le ombre del canyon sulle dune. Dietro una di esse, il sorgool continuava a strappare dal ventre del cacciatore nuovi brandelli di carne e li fagocitava grugnendo e senza masticarli.

2 commenti:

  1. Povero Balsa Burner non mi aspettavo proprio una fine così brutta per lui però, tenendo conto che non amo nè la caccia nè i cacciatori, forse forse un po' è andato a cercarsela.
    A parte gli scherzi, davvero uno bel racconto.

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  2. Ciao Annalisa, grazie per il tuo gentile commento.

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