giovedì 30 ottobre 2014

COLONIZZAZIONE di Paolo Secondini



«Devi scalare la vetta – la vedi? – e saltare con decisione su quella accanto… Credo che nessuno l’abbia finora conquistata.»
«D’accordo! Farò come dici!» assentì il giovane.
Tese la mano al vecchio per salutarlo e per ringraziarlo del consiglio.
Quindi, dopo essersi arrampicato su un ripido pendio e aver traversato una foresta di tronchi enormi, scuri, arrivò a uno spiazzo.
Trasse un profondo respiro e, con un salto ben calibrato, giunse sull’altra vetta. Anche qui vi era una grande foresta intricata.
Si guardò per un attimo intorno, trepidante; provò a chiamare, a gridare, ma non vide nessuno, né udì rumori.
«Oh!» esclamò infine il pidocchio. «Sono il primo!… Ecco una splendida testa da colonizzare.»

2 commenti:

  1. Mi piacciono i racconti "mimetici", dove il cambio di prospettiva ti lascia piacevolmente spiazzato. Bel racconto, Paolo.

    Danilo Concas

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