mercoledì 1 gennaio 2014

CALORIE di Giuliana Acanfora



– Buongiorno signò, sono Mara, mi manda l’agenzia.
La donna che aveva aperto la porta si imbambolò a guardarla, gli occhi azzurri sorprendentemente dolci in un viso dai lineamenti marcati, circondato da una massa di ricci color polenta.
– Entri, prego – disse poi, come riscattandosi da un sogno. – Può fermarsi tutta la mattina?
– Sì, signò, come da accordi – la tranquillizzò Mara, sfoggiando un sorriso di compiacenza.
– Venga, cominciamo dai pavimenti.
Mara la seguì in soggiorno. L’aspirapolvere era appoggiato al muro, in un angolo. Mentre la padrona di casa lo prendeva, lei si spaparanzò sul divano con un mugolio di piacere, si sollevò la maglietta, incastrandola sotto il seno prosperoso, e mise allo scoperto le due ciambelle di lardo che aveva sulla pancia. La presa gliel’avevano installata sul fianco destro.
La padrona di casa vi inserì la spina dell’aspirapolvere e iniziò le pulizie.
– Posso? – chiese Mara, indicando una rivista sul tavolino.
– Ma certo.
Mentre lei sfogliava la rivista, la donna passò l’elettrodomestico in ogni angolo del soggiorno, spostando piante, tappeti e mobiletti. Per ultimo la fece alzare e passò l’aspirapolvere sotto il divano.
– Mi segua, facciamo le camere – disse poi.
Finite le pulizie, si spostarono in cucina. Mara si accomodò su una sedia, accanto al piano di lavoro, la padrona di casa si pose uno zinale a scacchi sopra al vestito e si affaccendò nella preparazione del pranzo. Per prima cosa collegò Mara all’impastatrice.
– Non le ho ancora offerto niente  – le disse. – Vuole qualcosa da bere, o da mangiare?
– Mai quando produco energia.
– Mi scusi, non lo sapevo… È da molto che lo fa?
– Domani fanno due mesi tondi tondi.
– E ha perso…?
– Già sei chili, signò.
– Quindi funziona?
– Eccome no!
Quando l’impastatrice terminò il programma, la donna la scollegò e attaccò Mara allo spremiagrumi elettrico. Poi, mentre Mara faceva andare il microonde, preparò la tavola.
Di lì a poco si riversò in casa tutta la famiglia: il marito, di ritorno dal lavoro e i figli adolescenti da scuola.
– Ce l’ha ancora un po’ di tempo? Dovrei mettere sotto carica l’iphone.
Mentre la famiglia pranzava, Mara si sistemò di nuovo sul divano; il cavo nero che andava dalla sua pancia al cellulare posato lì accanto. Era stata una grande idea iscriversi al programma “Regala Calorie”: l’intervento per inserire il dispositivo che convertiva il grasso in energia elettrica le aveva prosciugato il conto in banca, ma ne era valsa la pena. Quei soldi li avrebbe buttati comunque in anni di palestra e trattamenti, con grande fatica e scarsi risultati.
L’iphone lampeggiò emettendo un bip.
Mara staccò la spina dal fianco, riavvolse il cavo e andò in cucina, dove posò tutto sopra una mensola.
– Signò, il cellulare è carico, io vado.
La signora fece per alzarsi.
– Stia, stia, mangi tranquilla. Trovo da sola la strada.
Prima di uscire, si guardò nello specchio del corridoio, tirò in dentro la pancia e si batté soddisfatta le mani sui fianchi. Sicuro sicuro, un altro paio d’etti se n’erano andati.

9 commenti:

  1. Iniziamo il 2014 con un bel racconto ironico-fantascientifico di Giuliana Acanfora.

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  2. Bravissima, Giuliana. Ci hai regalato un tuo racconto divertente per il nuovo anno !!! Grazie, Adriana

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  3. Geniale! Il sogno di tutti noi diversamente magri! :)

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  4. Giuliana è bellissimo questa racconto, divertente, interessante, complimenti! Se fosse possibile, vorrei noleggiare Mara per tutta la prossima settimana.... :)))

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  5. Spassosissimo! Donne (e uomini) con un po' di ciccia di troppo, avete trovato la vostra soluzione!
    Il raccontino, pieno di ironia, può ben figurare nel panorama della fantascienza tecnologica, che ha avuto un suo periodo di splendore negli anni '50.

    Giuseppe Novellino

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  6. Come sempre ben scritto, bellissimo lo spunto iniziale, carico allo stesso tempo di ironia e di immedesimazione. Ottimo inizio dell'anno!

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  7. Bellissimo Giuliana! :) Mi è proprio piaciuto!

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  8. Grazie a tutti.
    Giuliana Acanfora

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  9. Ottimo racconto, scritto benissimo e molto simpatico.

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