domenica 9 novembre 2014

L’ANELLO di Adriana Alarco de Zadra



– Sto cercando l'anello mancante tra l’uomo e l’animale.
– Sono io, cara dottoressa… un pitecantropo originale.
– Ma se hai la pelle di leopardo, le zanne di elefante e la coda di volpe! Non ci servi... Per favore, fai passare il prossimo.
– Insisto, dottoressa. Sono io il candidato per l'anello mancante. Provengo da uno dei satelliti di Giove.
– Non ci servi, non ci servi. Come devo dirlo?
– Ma cara dottoressa, se cerca un anello mancante… un cerchio oppure un anello di fidanzamento, io sono quello che fa per lei. Posso infilare nel dito di quella sua mano graziosa qualunque cerchietto lei cerchi, con tutto il mio affetto e desiderio di collaborazione.
– Stupido! Non sono pronta a impegnarmi, tanto meno con un pitecantropo con anello. Non mi servi, capito? Adesso fuori dai piedi… Avanti il prossimo!

(Traduzione dallo spagnolo di Paolo Secondini)

4 commenti:

  1. Una sottile venatura di umorismo rende il racconto particolarmente suggestivo, gradevole.

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  2. Stavolta l'ironia sobria e folgorante di Adriana Alarco de Zadra si tinge di... evoluzionismo. Molto originale ed efficace.

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  3. Al di là del divertimento tra l'umoristico e l'ironico, io ci vedo almeno un significato di tipo filosofico... o, meglio, esistenziale. Il destino dell'uomo, lascia intendere il raccontino, sta nella ricerca, non nel raggiungimento di qualcosa. Qualcosa, infatti, è solo una tappa verso l'incommensurabilmente grande o verso l'incommensurabilmente piccolo. Alla fine dei due stremi ci sono rispettivamente l'assoluto (Dio?) e il nulla. Noi tendiamo, alternativamente, a queste cose... e mai le raggiungiamo. Quindi il nostro destino sta nella ricerca, nell'incompiutezza del cammino verso una delle due mete. Per questo siamo insoddisfatti. Quindi nemmeno la proposta più incredibile può appagarci.
    Scusate la tirata filosofica, ma il raccontino mi ha proprio spinto a questo. Sinceramente. Forse le mie parole sono fuori di sesto, ma tant'è.
    Il racconto, basato sostanzialmente su un dialogo, infatti mi ha colpito.

    Giuseppe Novellino

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  4. Ringrazio i commenti dei lettori...
    Troppo belle parole per i miei assurdi pensieri...

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