giovedì 5 giugno 2014

CLONANDINO di Adriana Alarco



La clonazione negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. Il Laboratorio Clonandino cerca di specializzarsi non solo nella clonazione degli animali per migliorare le razze e produrre esemplari sani e forti di cavalli, pecore, maiali, conigli e galline a uso e consumo della popolazione, ma anche in altre ricerche avanzate, moderne e insolite. Siamo orgogliosi di annoverare tra il personale famosi scienziati che portano avanti, con dedizione e fatica, gli studi per clonare le specie in via di estinzione come il cincillà, il capibara e il roditore andino “vizcacha” tra i mammiferi della zona; il caimano, l’iguana e le tartarughe tra i rettili, e diverse specie di uccelli come la folaga.
Clonandino ha intrapreso anche la fortunata scelta imprenditoriale e umanitaria di clonare organi e arti per sostituire quelli mancanti ai disabili. I dottori del laboratorio sono stati in grado di inserire un occhio nell’orbita vuota di un paziente, disgraziatamente nato con un occhio solo, che ora gode di una vista eccellente da entrambi gli occhi, uno dei due clonato. Incoraggiati dal successo di tale operazione, sono state fatte indagini sul modo di far ricrescere gambe e braccia a chi le ha perse. Non è stata discussa ancora, nel famoso laboratorio, la possibilità di clonare delle teste, perché non è ancora alla portata dei progressi compiuti fino ad oggi, come ha spiegato uno degli illustri scienziati dell’Istituto. Tuttavia, crediamo che non sia lontano il giorno in cui la scienza migliorerà la vita dei disabili attraverso la clonazione di ogni singola parte di cui è composto il corpo umano. 
Ultimamente, come ha spiegato alla stampa l'inviato speciale del laboratorio Clonandino, gli scienziati stanno studiando con impegno lo sviluppo della clonazione del membro maschile, per coloro che lo hanno perso accidentalmente, oppure, a causa dell’età avanzata o di incidenti, non gli funziona a dovere. E’ stato eseguito con successo l'impianto dell'organo, ma si sta investigando ulteriormente su come rendere possibile la ricrescita individuale del membro nel corpo umano. Tutto questo è accuratamente descritto nel libro, appena dato alle stampe, del dottor Néfast, grande chirurgo dell’Istituto. 
A questa ricerca non è stata data ancora la dovuta pubblicità, a causa di alcuni punti e norme importanti su cui gli scienziati e le autorità non hanno raggiunto un accordo. Soprattutto per via delle continue indiscrezioni dei membri del Dediconin, ente che tutela i diritti dei disabili che fanno da cavie negli esperimenti del laboratorio Clonandino. Si è voluto dare priorità all'analisi dei fatti, per svelare il mistero che circonda la scomparsa di alcuni pazienti, irreperibili da un paio di mesi, che sembrano spariti senza lasciare tracce.  Il familiare di uno dei disabili scomparsi ha rivelato al Dediconin, che a Clonandino sono stati praticati esperimenti proibiti sull’anziano padre, ma non ci sono prove delle sue accuse. Gli scienziati hanno liquidato come ridicole le teorie di questa persona. 
Secondo il signor Pinco Pallino, promotore del movimento contro il Laboratorio, le persone scomparse sarebbero morte. Egli sostiene che, essendo suo padre allergico alle sostanze iniettate per procedere alla clonazione delle singole parti del corpo umano, il laboratorio Clonandino ha avuto la necessità di liberarsi di lui e degli altri pazienti, che probabilmente sono morti e sepolti. Questa dichiarazione ha causato un putiferio, perché assicura che si è giocato con l’aspettativa dei pazienti, che si sono sottoposti alle strane manipolazioni, con la speranza di tornare più virili. Invece, il destino si è mostrato avverso a quelle povere creature, utilizzate per esperimenti fatali. 
Come in un film horror, sta aizzando la gente perché assalti il laboratorio Clonandino e butti giù le pareti dello scantinato, dove presume siano sepolti i corpi mostruosi e distorti dei pazienti utilizzati in questi esperimenti e manipolazioni. Assicura che, durante una visita, ha visto un corpo con due teste sullo stesso tronco e un altro a cui era cresciuto un occhio in mezzo alla fronte invece che nell’orbita visiva. Ha anche la pretesa di avere visto con i propri occhi il suo anziano padre, cui era cresciuto un terzo braccio nella zona inguinale, al posto del membro maschile. 
Immaginare questi esseri deformi può essere solo il prodotto di una fantasia morbosa e corrotta. Per cui, viste le storie assurde e inverosimili del signor Pinco Palino, si è deciso di rinchiuderlo nell’ospedale psichiatrico della città più vicina, e porre fine a queste speculazioni malvage e feroci.  Il laboratorio Clonandino continuerà i suoi studi e i suoi esperimenti e ci riempirà di orgoglio patriottico, come ha stabilito il Tribunale di Prima Istanza. L’ente Dediconin ha dichiarato che non cesserà il suo impegno e continuerà nelle sue ricerche per difendere i diritti delle persone disabili, usate come cavie.

3 commenti:

  1. Fantascienza piacevole dal tema particolare. Sempre interessanti e originali gli scritti di Adriana.

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  2. Molto curioso.
    Chissà se la clonazione arriverà davvero a questi livelli. Senza le controindicazioni descritte da Adriana però.

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