venerdì 26 settembre 2014

STONES di Peppe Murro



Stanno arrivando.

Hanno offuscato le stelle con un fuoco accecante e impresso la loro orma nella polvere che mai aveva accolto impronta.

Stanno arrivando con la loro giovanile e stupida arroganza, con la baldanzosa fiducia nel loro destino di vincitori. Come hanno sempre fatto, su tutte le spiagge e in ogni frontiera, sicuri, affamati, pronti a divorare il buio in cui si muovono le loro paure.

Ci sradicheranno dalla nostra terra, ci scaveranno nel più intimo, fatti a pezzi, denudati, alla ricerca di risposte per la loro anima inquieta. Faranno scempio di ogni nostra natura, perché la conoscenza è il loro più alto valore.

Stanno arrivando, terribili, definitivi. 

Ma che ne sanno di come cantava il nostro silenzio, che ne sanno della poesia degli spazi, del magnifico orrore del vuoto ?! che ne sanno di come parlano le stelle nella nostra notte ?! 

che ne sanno di noi, pietre lunari ?! 

3 commenti:

  1. Intenso, bello, lirico.
    La spaziatura tra le righe, così come è espressa, è voluta dall'autore, che dopo un periodo d'assenza torna felicemente, con questo brano, sulle pagine di Pegasus.
    Un saluto cordiale.

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  2. Bellissimo e poetico racconto che ci parla di invasori e invasioni in altri mondi...

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  3. Un componimento tra prosa e poesia dal ritmo, direi, biblico. Riesce a dare un senso dell'immensità cosmica in cui siamo perduti.

    Giuseppe Novellino

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